L’Arte della Maestria d’Ascia

Intervista a Lorenzo, Costruttore di Barche Tradizionali sul Lago Maggiore

Oggi ci troviamo nella bottega di Lorenzo, uno degli ultimi maestri d’ascia del Lago Maggiore, un artigiano che dedica la sua vita alla costruzione di barche secondo metodi tradizionali. Tra attrezzi antichi, legno grezzo e l’odore inconfondibile della resina, Lorenzo ci accoglie nel suo laboratorio. Mentre lavoriamo su un piccolo progetto in legno, ci racconta la storia delle sue creazioni e di come questa antica arte stia trovando una nuova vita sul lago.

Lorenzo, grazie per averci aperto le porte della tua bottega. È un onore essere qui e poter vedere da vicino il tuo lavoro. Raccontaci come è nata la tua passione per la costruzione di barche e come sei diventato maestro d’ascia.

Grazie a te, Giovanna. La mia passione per la costruzione di barche è nata molto presto, quando da ragazzino passavo le estati aiutando mio nonno, che era anch’egli maestro d’ascia. Ho sempre amato il legno e il suo profumo, e vedere una barca nascere dalle mie mani è qualcosa che mi dà un senso profondo di realizzazione. Dopo aver imparato tutto quello che potevo da mio nonno, ho deciso di continuare la tradizione di famiglia, affinando le tecniche e cercando di mantenere viva quest’arte che purtroppo sta scomparendo.

È incredibile come tu sia riuscito a mantenere viva questa tradizione. Quali sono le caratteristiche che rendono uniche le barche che costruisci?

Le barche che costruisco sono realizzate completamente a mano, utilizzando legni pregiati come il mogano e il rovere, materiali che garantiscono resistenza e bellezza. Ogni barca è un pezzo unico, costruito su misura per il cliente, e richiede mesi di lavoro. Le tecniche che utilizzo sono le stesse che si usavano secoli fa: nessun macchinario moderno, solo attrezzi manuali e tanta pazienza. Le barche tradizionali del Lago Maggiore hanno una forma particolare, progettata per essere stabile e maneggevole nelle acque tranquille del lago.

Deve essere un lavoro che richiede una grande attenzione ai dettagli e molta passione. Quali sono le sfide più grandi che incontri nel tuo mestiere?

La sfida più grande è sicuramente il tempo. La costruzione di una barca richiede mesi, a volte anni, e non c’è modo di accelerare il processo. Ogni pezzo di legno deve essere lavorato con attenzione, seguendo i tempi naturali del materiale. Un’altra sfida è quella di mantenere viva questa tradizione in un’epoca in cui le barche moderne sono prodotte in serie con materiali sintetici. Molte persone non capiscono più il valore di una barca costruita a mano. Però ci sono ancora appassionati che cercano qualcosa di autentico, e sono loro che mi danno la forza di continuare.

È affascinante come tu riesca a mantenere vivo un mestiere così antico in un mondo moderno. Cosa ti dà più soddisfazione nel tuo lavoro?

La soddisfazione più grande è vedere una barca che ho costruito solcare le acque per la prima volta. È un momento magico, come vedere nascere una nuova vita. Ogni barca ha la sua personalità, e sapere che è stata creata dalle mie mani è qualcosa di impagabile. Poi, c’è il rapporto con i clienti: molti di loro diventano amici, e sapere che stanno vivendo momenti felici a bordo di una mia creazione mi riempie di orgoglio.

Deve essere un’emozione unica vedere il frutto del tuo lavoro prendere vita. Hai qualche ricordo speciale legato a una delle barche che hai costruito?

Sì, uno dei ricordi più belli riguarda una barca che ho costruito per un uomo che voleva fare una sorpresa a suo padre, un vecchio pescatore del lago. La barca era una replica esatta di quella che suo padre aveva usato da giovane, ed è stato commovente vedere la sua reazione quando l’ha vista per la prima volta. Mi ha raccontato che per lui era come tornare indietro nel tempo, e da quel giorno ha ripreso a pescare regolarmente con la nuova barca. È stato un momento davvero speciale, che mi ha ricordato quanto il mio lavoro possa creare connessioni profonde.

Che bella storia! È chiaro che il tuo lavoro ha un valore che va oltre il semplice oggetto. Quali sono i tuoi progetti futuri? Cosa speri di realizzare nei prossimi anni?

Il mio sogno è quello di aprire una scuola per insegnare la maestria d’ascia alle nuove generazioni. Voglio trasmettere quello che ho imparato ai giovani, perché credo che ci sia ancora spazio per l’artigianato in un mondo dominato dalla produzione di massa. Sto anche lavorando a un progetto per costruire una barca completamente sostenibile, utilizzando solo materiali naturali e tecniche tradizionali. È una sfida, ma credo che sia possibile creare qualcosa che sia sia bello che ecologico.

È un progetto davvero interessante e importante per preservare questo mestiere. Dopo tutti questi anni, cosa ti ha insegnato il tuo lavoro come maestro d’ascia?

Mi ha insegnato l’importanza della pazienza e dell’amore per il dettaglio. La costruzione di una barca non è qualcosa che puoi fare in fretta, richiede tempo, dedizione e cura. Ho imparato che ogni pezzo di legno ha la sua personalità, e devi saperlo ascoltare. Ma soprattutto, mi ha insegnato a rispettare il passato e a non dimenticare le tradizioni che ci hanno portato fino a qui.

Lorenzo, grazie di cuore per aver condiviso con noi la tua storia e la tua passione. È stato un piacere vedere da vicino il tuo lavoro e scoprire l’importanza di mantenere viva questa tradizione. Ti auguro tanto successo con i tuoi progetti futuri!

by Elena Berna